Lecce: cosa vedere in due giorni? Il capoluogo del Salento è stata una delle mete di un viaggio on the road che ha incluso anche Brindisi e Matera. A tal proposito, prima di addentrarmi nei consigli utili per visitare Lecce, lascio un paio di articoli che potrebbero tornarvi utili per organizzare un tour indimenticabile di questo angolo di Italia.
Di seguito tutte le informazioni per sapere cosa visitare a Lecce in due giorni.
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Lecce cosa vedere in due giorni
Negli ultimi anni, la Puglia si è trasformata in una meta molto gettonata dal turismo. In modo particolare, Lecce è assurta a destinazione privilegiata per le vacanze. La cosa si spiega facilmente: città barocca, spiagge vicine (San Cataldo dista appena sedici chilometri) e situata in posizione strategica per visitare molte località nei dintorni.
Di seguito alcune informazioni pratiche per sapere cosa vedere a Lecce e nei dintorni.
Lecce cosa vedere: il centro storico
Il centro storico di Lecce è un trionfo di barocco che raggiunge il suo apice nella celeberrima Piazza Duomo, una delle piazze più belle d’Italia.
La piazza letteralmente trabocca di bellezze artistiche, tra le quali spicca la Cattedrale Basilica di Santa Maria Assunta. L’esterno è in puro stile barocco leccese, movimento artistico caratterizzato dal gran numero di fregi.

L’intera piazza è un’autentico monumento, traboccante di numerosi edifici: palazzo Forleo, il Museo Diocesiano di Arte Sacra e soprattutto il Campanile, risalente al XVII secolo e leggermente pendente a causa di un cedimento delle fondamenta.
Lecce: il teatro romano
Sempre nel centro storico di Lecce, a pochissima distanza da Piazza del Duomo, è possibile ammirare il Teatro Romano, l’unico del Salento. Ottimamente conservato, si suppone risalga al I secolo a.C. È improbabile che venisse utilizzato per i combattimenti tra gladiatori. Gli studi più recenti avanzano l’ipotesi che fosse impiegato per rappresentare tragedie e commedie e potesse ospitare qualche migliaio di persone. Non si può entrare, ma dall’esterno e possibile apprezzare ogni piccolo particolare.

Piazza Sant’Oronzo è contigua al Teatro Romano. È la piazza degli aperitivi, dove i leccesi si incontrano per trascorrere qualche ora di relax. La commistione di stili architettonici è suggestiva. Al centro della piazza sorge una statua dedicato al santo patrono leccese: Sant’Oronzo.
La piazza trova la sua naturale fine nella Chiesa del Gesù, ispirata all’omonima chiesa romana. L’esterno è senza ombra di dubbio pittoresco, ma è l’interno a meritare una visita accurata. Le testimonianze artistiche sono di valore assoluto e includono sia tele che sculture.
Infine meritano una visita la Chiesa di Sant’Irene e l’attiguo Monastero dei Padri Teatini. Sant’Irene, in particolare, è una meta imperdibile per gli amanti dell’arte sacra a causa dei numerosi altari che si possono trovare al suo interno.

Dove mangiare a Lecce
Mangiare a Lecce e nel Salento in generale non è certo un problema. Ci sono numerosi ristoranti che offrono piatti della tradizioni locale, inclusa la celebre puccia. Non mi sento di consigliare un ristorante o l’altro, ma una cosa posso dirvela: fate molta attenzione a NON entrare in auto nel centro cittadino, dove c’è la maggior parte dei locali. Telecamere controllano gli ingressi h24 e le multe sono decisamente salate.
In compenso, vorrei darvi un paio di consigli per togliervi degli sfizi.
In pieno centro, in via Regina Isabella, c’è La casa del tarallino. Si possono comprare centinaia di differenti tipi di taralli, inclusi quelli dolci, che vi consiglio caldamente. Inoltre è possibile degustare vini tipici (Negramaro, Primitivo di Manduria, Salice Salentino) e formaggi. La casa del tarallino spedisce in tutta Italia e i costi vengono azzerati a fronte di una spesa di almeno cento euro.
In prossimità dello Stadio Via del Mare, c’è il bar Sensi (Viale Giovanni Paolo II, 9), dove potrete assaggiare i migliori pasticciotti della città. Per chi non lo sapesse, i pasticciotti sono dei tortini di pasta frolla ripieni di crema pasticciera e cotti al forno. Attenzione perché creano dipendenza.

Sensi è anche il posto giusto per gustare un ottimo e abbondante aperitivo, in grado di sostituire un pranzo completo. In definitiva, una tappa imperdibile.
Otranto cosa vedere
Il Salento è una terra piena di bellezze, molte delle quali facilmente raggiungibili da Lecce. Un luogo in grado di coniugare cultura e relax è certamente Otranto. Di origine antichissima, si è sviluppato nel corso dei secoli intorno al castello e alla cattedrale. Il castello, tra l’altro, è il luogo nel quale è ambientato uno dei più celebri romanzi storici: Il castello di Otranto di Horace Walpole.

L’edificio è una capolavoro di ingegneria risalente al XVI secolo e merita una visita accurata. Al suo interno, numerose stanze riportano la storia dell’area circostante dai tempi del Neolitico, mentre dai bastioni lo sguardo può spaziare sull’Adriatico e cogliere, nelle giornate terse, le coste dell’Albania.
Tra le altre cose da vedere a Otranto, c’è la Grotta dei Cervi, importante sito archeologico sulle cui pareti si possono ammirare decine di graffiti risalenti alla preistoria.
Cosa vedere nei dintorni di Lecce
Per gli amanti del trash, una cosa da vedere sulla strada da Brindisi a Lecce è il piccolo paesino di Cellino San Marco. Io ve lo dico: hai visto mai che tra voi ci fosse qualche fan di Al Bano…

Ovviamente, il punto di forza del Salento è il suo mare. Le località di Punta Prosciutto, Torre Castiglione e soprattutto Gallipoli in estate vengono prese d’assalto dall’orda vacanziera. Purtroppo non ho avuto il tempo materiale di visitarle e, comunque, in dicembre non le avrei potute apprezzare adeguatamente.
In ogni caso, anche un giro “invernale” del Salento può essere una buona idea per un weekend lungo nell’Italia meridionale.
Guide e risorse in rete
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Salento e Lecce – Touring Club pocket – Scolpiti nella pietra, i gioielli del barocco leccese, bizzarro e leggero, risplendono nella luce del Sud, mentre il cuore rurale della regione palpita di bellezze naturali e indimenticabili sapori. Nei dintorni mare cristallino, coste sabbiose e fondali indimenticabili. |
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Lecce e il Salento – Lonely Planet – Perfetta per un breve soggiorno, la classica guida della Lonely Planet è pratica, facile da usare e raccoglie il meglio del Salento: che cosa vedere, itinerari e segreti del posto per vivere un’esperienza indimenticabile. |
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Lecce e il Salento – Touring Club – Nella guida: Lecce e il Tavoliere; La costa adriatica e Otranto; La costa ionica e Gallipoli; La Grecia Salentina e le Serre. Oltre 100 immagini e la cartografia Touring con il consueto dettaglio: itinerari, piante di città, planimetrie dei monumenti principali. Nella Guida alle informazioni pratiche: 500 indirizzi utili; Informazioni pratiche, musei e luoghi di visita, alberghi, campeggi, agriturismi, ristoranti, consigli per lo shopping e il tempo libero. |
Leggi anche…
Visitare i Sassi di Matera – Matera dista solo due ore di macchina da Lecce. In questo post puoi trovare alcune indicazioni utili per visitare i celebri Sassi di Matera.
Cosa vedere a Brindisi – Brindisi non è una destinazione molto battuta dal turismo, ma vanta alcune belle chiese e un centro suggestivo. Da Brindisi a Lecce ci sono meno di quaranta chilometri.
Prima di andartene
Ho impiegato diverse ore per scrivere questo articolo e spero che ti sia stato utile per comprendere cosa vedere a Lecce e nel Salento in due giorni. Prima di andartene, potresti lasciarmi un piccolo commento oppure condividerlo sui social?
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Come osi solo pensare che fra noi ci possano essere fan di Al Bano? 😉 Che poi 40anni fa poteva anche andar bene ma ora che si ritirasse nella sua tenuta a fiascheggiare 😀 La penso come te, assolutamente WE invernale per visitare la Puglia da viaggiatori e non vacanzieri da spiaggia! Visitare questi luoghi in estate è proibitivo (almeno per me che odio il caldo) 😉
Orsa purtroppo sono le persone che ti stanno vicine a darti le coltellate più dolorose. Tu non lo sai, ma tra i tuoi affetti più cari c’è un fan di Al Bano…
La Puglia in estate è diventata invivibile. Molto meglio muoversi in periodi non canonici (che poi erano le festività di Natale).
Io Al Bano l’ho incontrato di persona insieme al mio ex boss e gli ho stretto la mano! Proprio in occasione dell’unica volta in cui sono stata in Puglia. Quella notte sono stata male come un cane: all’epoca ho dato la colpa al pesce crudo.
Scherzi a parte, vorrei tornare in Puglia da tanto tempo, e come Orsa opterei anche io per i mesi invernali. Perché oltre a evitare il calore, mangiare come un bue in inverno è meno faticoso.
Dai, hai incontrato Al Bano. E il tuo capo che ha detto’ «Cameriere, per favore, mi porti una bottiglia d’acqua minerale»?
Sì, in effetti il cibo e il vino meritano assai. In inverno la temperatura si aggira sui 12-13 gradi, ma c’è sempre un vento terribile per cui la temperatura percepita è davvero molto bassa.
No no questa volta lo ha riconosciuto, ma forse non i meriti canori ma perché è un produttore di vino 😂 (e qui fornisco anche un indizio sull’identità dell’ex boss).
Sì ne stavo proprio parlando con la mia collega: è stata in Puglia nelle vacanze di natale e c’era un vento terribile.
Silvia, ma il tuo precedente posto di lavoro era a Barbaresco?
Fuocherello… Bra
Ah. Quando hai accennato al vino credevo ti riferissi a un famoso produttore di Barbaresco che potrebbe corrispondere all’identikit che fai del tuo ex capo.
Ah mi sa che ho capito di chi parli, e in tal caso sono amici – la tipologia di personaggio è molto simile…